Fondazione Rome Technopole

Navigare senza naufragare: Europa, fondi e progettazione strategica

26 Giugno 2025

Giugno 2025 – dall’articolo di Giulia Tripaldi pubblicato su Abouthat

Noi di Abouthat abbiamo partecipato a “Navigare l’Europa dei fondi”, un evento organizzato da Rome Technopole insieme a Intellera Consulting. Un titolo evocativo per una giornata intensa, ma lontana dalla solita retorica burocratica. Non si è parlato solo di “call” o di “bandi”, ma di visionecompetenzerete e soprattutto metodo. Sì, perché partecipare a un bando europeo non è solo scrivere un bel progetto: è imparare un linguaggio, capirne la logica e, soprattutto, saper stare dentro una comunità di pratica che fa dell’impatto e della sostenibilità le sue coordinate fondamentali.

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Ad aprire l’evento è stata la Dott.ssa Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza e Presidente di Rome Technopole. Il suo messaggio è stato chiaro: L’Europa ha fondi, ma serve saperli leggere, interpretare e vincere. La progettazione europea non è solo scrivere un PDF: è una skill che va coltivata con formazione, supporto tecnico e rete. Un invito esplicito a trasformare la cultura progettuale in una leva concreta di sviluppo, non solo per chi “fa progettazione” di mestiere, ma per chiunque operi nei mondi della ricerca, dell’innovazione, della pubblica amministrazione e dell’impresa.

Passiamo ora a vedere il nuovo servizio di progettazione europea promosso da Rome Technopole: una vera task force al fianco di università, centri di ricerca, imprese ed enti pubblici. Un supporto operativo per affrontare non solo la fase di scrittura, ma quella (spesso sottovalutata) della gestione, rendicontazione, disseminazione.

Tra gli interventi, hanno preso parola la Dott.ssa Sabrina Saccomandi, direttrice generale di Rome, e il Dott. Filippo Tiburtini, coordinatore del programma. Due voci che rappresentano il cuore operativo di questo percorso. Tiburtini ha sottolineato come la sfida non sia solo tecnica, ma anche culturale:
Bisogna saper trasferire le competenze progettuali con un linguaggio semplice ma rigoroso. Non si può parlare di 40 temi in una volta: bisogna aprire finestre di curiosità e accompagnare le persone in un percorso graduale.

La metafora del “navigare” è stata perfetta per descrivere il senso dell’intero evento. Serve una bussola, servono strumenti, ma soprattutto serve una rotta condivisa. E il lavoro portato avanti negli ultimi mesi lo dimostra.


Dettaglio del ciclo completo dei 10 webinar formativi sulla Progettazione Europea

Nei mesi precedenti, Rome Technopole ha proposto un percorso formativo ricco e strutturato: 10 webinar da 1 ora e mezza ciascuno, condotti da docenti esperti con il supporto di tutor d’aula, in un percorso altamente strutturato. Un viaggio step by step per far crescere competenze reali.

  1. Fondi europei e programmazione 2021–2027
    Introduzione ai principali programmi UE: Horizon Europe, ERASMUS+, LIFE, CEF… capire struttura e logica dei fondi.
  2. Panoramica dei bandi in ambito ricerca e innovazione digitale
    Opportunità per startup, PMI, università e centri R&D: dall’AI alla digitalizzazione, passando per tecnologie emergenti.
  3. Panoramica dei bandi in ambito salute
    Biotech, sanità digitale, ricerca clinica: capire dove e come trovare finanziamenti per progetti medici e sanitari.
  4. Panoramica dei bandi in ambito energia e sostenibilità
    Transizione energetica, economia circolare, energie rinnovabili: le call più rilevanti per un futuro green.
  5. Panoramica dei bandi in ambito giuridico e sociale
    Diritti, inclusione, equità, coesione sociale: bandi dedicati a chi lavora nei settori giuridici, sociali e culturalmente inclusivi.
  6. Tecniche e metodi per la redazione progettuale
    Come strutturare logicamente il progetto, costruire workpackages, definire obiettivi e impatti KPI.
  7. Budgeting e rendicontazione finanziaria
    Pianificazione dei costi, calcolo dei costi eleggibili, documentazione fiscale e audit…
  8. Gestione della proprietà intellettuale nei progetti europei
    Brevetti, licenze, exploitation, accordi di consorzio: come salvaguardare le idee e generare valore.
  9. Open science e finanziamenti UE
    Politiche di condivisione dati, accesso aperto, replicabilità e trasparenza scientifica.
  10. Costruzione del partenariato europeo
    Identificazione dei partner, meccanismi collaborativi, accordi consortili, governance transnazionale.

Qual è stato il risultato?

Un percorso pensato per mettere in mano strumenti e consapevolezza, far emergere le difficoltà reali (gestione finanziaria, partnership, proprietà intellettuale), ma anche per restituire entusiasmo: partecipare significa crescere concretamente come progettisti europei, inserendosi in una comunità aperta e pronta a collaborare.

Il 42% dei partecipanti proveniva dal mondo amministrativo, tra funzionari e impiegati, mentre il 40% era composto da ricercatori e dottorandi. A completare il quadro, il 7% erano tecnici, il 6% professori, il 3% manager e il 2% dirigenti. Questo mix evidenzia come la progettazione non sia un’attività riservata esclusivamente ai tecnici, ma rappresenti un vero ponte tra ricerca e operatività. Il 55% dei partecipanti ha espresso il desiderio di approfondire ulteriormente e di prendere parte a laboratori pratici. Ecco perché, come ci ha confermato Tiburtini, la prossima fase sarà orientata su sportelli di assistenza, laboratori e incontri tematici.

Un altro aspetto emerso con forza è la necessità di condividere esperienze, modelli e strumenti:
“Non possiamo più perdere giorni a interpretare da soli bandi e regole, mentre in altri Paesi europei ci sono linee guida, modelli precompilati, strumenti condivisi che aiutano i ricercatori a concentrarsi sulla ricerca”, ha detto Tiburtini, aggiungendo che “il nostro compito è alleggerire il peso burocratico e aiutare i progettisti a restare concentrati sul contenuto, sull’impatto e sulla qualità”.


Qual è il vero valore aggiunto del progetto?

Secondo molti intervenuti, sta nel creare una rete nazionale e internazionale in grado di generare effetti moltiplicatori: le università coinvolte si portano dietro i loro partner esteri, creando connessioni virtuose che aumentano le probabilità di successo nei bandi.

A chiusura dell’intervento, è stato condiviso anche l’impatto numerico della prima edizione del ciclo formativo:
• 88% dei partecipanti ha ritenuto la piattaforma accessibile ed efficace
• 90% ha giudicato positivamente la qualità delle lezioni
• 80% ha apprezzato la chiarezza e la gestione degli orari

Alla fine dell’evento si è parlato anche dei prossimi sviluppi: Rome Technopole immagina uno sportello “one-stop-shop” per l’assistenza tecnica alla progettazione, un servizio che può essere attivato online, in presenza o in modalità ibrida, a seconda delle esigenze degli stakeholder.

Partecipare a questo percorso non è stato solo un’occasione di formazione, ma un vero e proprio viaggio dentro una comunità di persone motivate a fare la differenza. Rome Technopole ha tracciato una rotta concreta per navigare con successo nel complesso mondo dei fondi europei, trasformando sfide burocratiche in opportunità reali di crescita e innovazione sostenibile.

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